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Immagine del redattoreEdwin Bischeri

Cani sciolti (Monza)

L'idea di uscire di casa ricoperto di strati come un omino Michelin per resistere al freddo che paralizza gli arti non mi è affatto di aiuto per affrontare questo weekend di musica in quel di Monza. Ma il lavoro è lavoro (se questa è la parola giusta) e io sono il mio dipendente e il mio capo insieme. Un impiegato senza scrivania e con un ufficio all'aperto sempre diverso, un manager senza capitali ma dallo spirito rivoluzionario, che con un piccolo"colpo di stato" straccia una laurea in Economia per liberarsi da un guinzaglio che gli stava troppo stretto. Insomma sono un cane sciolto. O un felino scappato dallo zoo. Da otto anni ormai batto le strade annusando qua è la gli odori del marciapiede, per trovare l'angolo giusto dove lasciare un ricordino, per mantenere traccia del mio passaggio, e scovare qualche mio simile.


Monza è una città dall'aspetto decisamente fighetto: giovani zarri griffati con la mania di ascoltare la "musica" trap ad alto volume, persone benestanti che passeggiano con cani dotati di pedigree, famiglie del Mulino Bianco in giro per lo shopping, vigili rigorosi e attenti, tutto apparentemente pulito e in ordine.

Eppure basta zoomare un pò per scorgere dietro a questa facciata il lato selvaggio della strada. Buche, strade dissestate, un vigile in borghese che non avendo niente di meglio da fare mi fa togliere il cartello "Offerta Libera" manco c'avessi scritto "Plata o Plomo"; il barboncino di un signore elegante che viene aggredito di fronte a me da un bastardino sfuggito ad una punkabbestia; il barbone che passa due ore a guardare dentro la custodia mentre gli cola il naso.

Ma anche giovani coi denti da latte che mi lasciano monete su un pezzo di Johhny Cash; i "Bangla" della bancarella vicina che mi fanno video col cellulare; vecchietti che alzano il pollice in sù dicendomi "Questa è musica!" o "Quando avevo i capelli suonavo in un gruppo rock!"; per non parlare del bigliettaro del parcheggio, un pakistano, che mi saluta: "Torna presto amico, io sentito te!"


E' proprio questo contrasto a rendermi piacevole suonare in questa città. E' sapere di trovare sempre "quattrozampe" vagabondi nell'animo come me.

E che quando trovo il mio branco, da buon animale sociale, scodinzolo! (cit. da "Cani Sciolti" di Gaber)


Sab 11/01/2020: Via Italia, Monza

"Blue Suede Shoes" in Monza. 11/01/2020. Grazie a Lara Colombo per questo video!


Dom 12/01/2020: Via Italia, Monza

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